“Almanacco illustrato del Milan” – Edizioni Panini
È la stagione più contraddittoria della storia rossonera. La squadra, affidata sempre a Gipo Viani, resta praticamente quella dello Scudetto con l’argentino Ernesto Grillo come unico nuovo rinforzo importante. Il Milan è impegnato su due fronti, il campionato e la Coppa dei Campioni. Sul primo va tutto malissimo, sul secondo la squadra gioca partite esaltanti. È un Milan bifronte. Lo scoramento del massimo torneo nazionale diventa rabbiosa determinazione nella competizione europea. Il campionato rossonero finisce subito; la squadra vince una sola partita nelle prime tredici giornate, finisce malamente al 9° posto alla pari con Inter e Udinese a 19 punti dalla Juventus campione. In Coppa dei Campioni il Milan elimina Rapid Vienna, Rangers Glasgow, Borussia Dortmund e il Manchester Utd con un fantastico 4-0 in notturna a S.Siro. In finale perde nei supplementari 3-2 con il grande Real Madrid in una sfortunata partita a Bruxelles. La Coppa Italia, rispolverata per l’occasione, è vinta dalla Lazio.
La Rosa Rossonera 1957/58
Allenatori:
Gipo Viani 44 panchine (34 Campionato – 10 C. Campioni)
Si tratta di una scheda che mi dà forti emozioni. Quell’anno ero un bambino di 7 anni e ricordo benissimo la partita Borussia Dortmund – Milan, nella quale fummo raggiunti solo nel finale da un goal in mischia che andò a pareggiare la rete di Galli segnata nei primi minuti. Della finale (non avevamo la TV e si vedevano le partite dove si poteva…) ricordo la sala riposo della caserma A. Pica in S. Maria C. V., dove babbo andò per una commissione lasciandomi proprio nei minuti in cui passammo dal 2-1 (che ci avrebbe dato la coppa con 5 anni di anticipo) al 3-2 segnato da Gento….
Fu allora che mi resi conto che la stella del Milan consisteva in grandi esaltazioni (tenere, ammantate di porpora e di una ineffabile, esclusiva nobiltà…) congiunte a inesplicabili, cocenti delusioni e… ingiustizie. Ma tutto ciò non ha fatto che rendere ancor più inossidabile la FEDE ROSSONERA!!!
Si tratta di una scheda che mi dà forti emozioni. Quell’anno ero un bambino di 7 anni e ricordo benissimo la partita Borussia Dortmund – Milan, nella quale fummo raggiunti solo nel finale da un goal in mischia che andò a pareggiare la rete di Galli segnata nei primi minuti. Della finale (non avevamo la TV e si vedevano le partite dove si poteva…) ricordo la sala riposo della caserma A. Pica in S. Maria C. V., dove babbo andò per una commissione lasciandomi proprio nei minuti in cui passammo dal 2-1 (che ci avrebbe dato la coppa con 5 anni di anticipo) al 3-2 segnato da Gento….
Fu allora che mi resi conto che la stella del Milan consisteva in grandi esaltazioni (tenere, ammantate di porpora e di una ineffabile, esclusiva nobiltà…) congiunte a inesplicabili, cocenti delusioni e… ingiustizie. Ma tutto ciò non ha fatto che rendere ancor più inossidabile la FEDE ROSSONERA!!!
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