“Almanacco Illustrato del Milan” – Edizioni Panini
Arriva dalla Juventus Bruno Mora (scambiato con Salvadore); insieme a lui Fortunato e la meteora Germano dal Brasile. A stagione inoltrata arriva anche il peruviano Benitez. Rocco e Viani si accorgono ben presto che in campionato il Milan non c’è e che l’Inter viaggia sicura verso lo scudetto. I rossoneri hanno in testa solo la Coppa dei Campioni. Eliminano l’US Lussemburgo (8-0 e 6-0), i campioni inglesi dell’Ipswich Town (3-0 e 1-2), i turchi del Galatasaray (3-1 e 5-0), gli scozzesi del Dundee (5-1 e 0-1) qualificandosi per la finale di Londra con il Benfica bicampione d’Europa. Il 22 maggio 1963 il Milan, battendo 2-1 i portoghesi, vince la Coppa allo stadio imperiale di Wembley. Il capitano Cesare Maldini alza al cielo il più importante trofeo internazionale per club, per la prima volta vinto da una società italiana. Eccezionale il rendimento del Milan che in nove incontri segna 33 reti (e ne subisce solo sei). 14 sono di Altafini. Lo scudetto va all’Inter, la Coppa Italia all’Atalanta. Il Milan perde (1-2) la Coppa dell’Amicizia nella finale col Genoa. Durante l’estate la società rossonera, campione d’Europa, organizza il trofeo Città di Milano con il Santos campione del mondo e l’Inter campione d’Italia. 4-0 ai brasiliani e 4-0 agli interisti.